Le Français Déchaîné

 

28 Marzo 2020

Luogo: Chiesa di Santa Maria del Monte, Via Corte d’Appello, Cagliari

Orario: 20.30

Programma

“DOMENICO SCARLATTI E IL FLAMENCO”

Domenico Scarlatti 1685-1757

Sonata K 1 in re minore: Allegro

Padre Antonio Soler 1729-1783

Sonata n. 84 in Re (R413): Allegro

Domenico Scarlatti

Sonata K 213 in re minore: Andante

Félix Máximo López 1742-1821

Variaciones al Minué afandangado in re minore: Preludio Largo – Allegro Moderato

Domenico Scarlatti

Sonata K 184 in fa minore: Allegro & Sonata K 115 in do minore: Allegro

AMAYA FERNÁNDEZ POZUELO

clavicembalo

 

presentazione del concerto

Domenico Scarlatti e il Flamenco

Lo scopo della presentazione di un concerto consiste principalmente nel descrivere e spiegare ciò che verrà eseguito, con l’intento sotteso di indirizzare l’ascoltatore nella giusta direzione.

In linea di principio, con Domenico Scarlatti ciò non sarebbe necessario, in quanto la sua musica ha un carattere universale, qualità appannaggio di pochi musicisti di rango, quali Bach, Vivaldi o Mozart.

Nell’ampia produzione cembalistica scarlattiana convivono due anime: una tendenzialmente aristocratica, e l’altra che potremmo definire popolare. L’anima popolare è segnata dall’influenza del mondo gitano-andaluso che vivifica e caratterizza alcune delle sue composizioni. Nelle sue Sonate, semplificando assai, si possono distinguere essenzialmente due elementi: l’elemento ritmico marcato e serrato, e l’elemento melodico con ampie libertà espressive.

Per poter godere pienamente della musica di Domenico Scarlatti – e di alcuni dei suoi allievi imitatori epigoni – gli spettatori assisteranno a una esecuzione dove avranno un piccolo spazio (ma un ruolo essenziale) parole dette, parole cantate, movenze.

Nell’eseguire al clavicembalo alcune sonate del grande Domenico, in forma estemporanea tenterò di fornire alcune chiavi di lettura necessarie a comprendere come quando perché Scarlatti sia stato influenzato dall’esuberanza del mondo iberico, traducendola con ironia leggerezza e maestria, per dischiudere all’ascoltatore un mondo nuovo.

Contrariamente a quanto si può pensare, la genialità di Scarlatti non viene limitata dall’uso di elementi di ispirazione popolare, anzi, da questi il suo inesauribile estro ne viene rafforzato, consentendogli, ancora una volta, di raggiungere il sublime.

Amaya Fernández Pozuelo

 

presentation of the concert

Domenico Scarlatti and Flamenco

The presentation of a concert consists mainly of the description and explanation of what will be performed by the artist. It implies the intention of guiding the listener in the right direction.

In principles, with Domenico Scarlatti, this should not be necessary, since his music has a universal character, a prerogative possessed only by a few outstanding high-ranking musicians such as Bach, Vivaldi or Mozart.

In the huge Scarlatti harpsichord production, two souls live together: one tendentially aristocratic and another one that we could define as popular. Thee popular one is marked by the influence of the Andalusian-Gipsy world that vivifies and characterizes some of his compositions. To put it simply, in his Sonatas we can distinguish essentially two elements: the rhythmic one “marcato e serrato”, and the melodious element enjoying wide expressive liberty.

In order to fully enjoy the music of Domenico Scarlatti – and some of his epigone imitators – viewers will witness a performance where also spoken words, sung words, body movements will have a small space (but an essential role).

In performing at the harpsichord some sonatas of the great Domenico, in an extemporaneous way, I will try to provide some necessary reading keys to understand how Scarlatti was influenced by the exuberance of the Iberian world, translating it with irony lightness and mastery, to disclose to the listener a new world.

Contrary to what one may think, the geniality of Scarlatti is not bound or limited by the use of elements of popular origin and inspiration, on the contrary from these his inexhaustible inventiveness is strengthened, allowing him, once more, to attain the sublime.

Amaya Fernández Pozuelo

 

NB: Questo concerto è effettuato in collaborazione con la Fondazione Marco Fodella

www.fondazionemarcofodella.it

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